Torna Angelo Franchini proponendo per le riflessioni durante la Quaresima il monologo "Il tremendo silenzio di Maria".

… il monologo, che un barbone rivolge alla Vergine, è una potente metafora della condizione  di ogni uomo, il contrasto tra il buio e la luce, tra la parola sussurrata, detta o gridata: nel “Tremendo silenzio di Maria” c’è la tragedia del nostro tempo, costruita sullo scetticismo degli intellettuali, secondo i quali tutto è “invenzione/presunta apparizione”. Angelo sembra in certi momenti irridere anche lui alla tradizione cristiana, con i suoi riti, le sue verità da catechismo, le  sue immagini, come fanno tanti adulti oggi, ma alla fine della rappresentazione la gente sorride, applaude e ringrazia, perché la sua è una salutare sferzata al nostro modo di vivere tranquilli, “senza-problemi”. Non è un messaggio consolatorio il suo: la vita continua ad essere drammatica, ma alla fine, dice il Barbone alla Vergine “mi è rimasto il sorriso da fare (a volte) e l’amore che ho per te…”
Prof. Roberto Castenetto . Centro Culturale Del Noce . Pordenone

L'appuntamento è per Lunedì 25 marzo alle 18 nella chiesa della SS.ma Annunziata, dopo la messa delle 17. Ingresso libero, con gradita offerta.